Commento a Decreto Presidente Consiglio dei Ministri del 8 marzo 2020

BISOGNA STARE A CASA. NON SI POSSONO FARE PASSEGGIATE E NON SI Può FARE SPORT!
SI POSSONO FARE “SPOSTAMENTI SOLO PER COMPROVATE ESIGENZE LAVORATIVE O SITUAZIONI DI NECESSITA’ OVVERO PER MOTIVI DI SALUTE”

Penso sia utile fare chiarezza sui provvedimenti del Presidente Conte per far comprendere meglio cosa si può fare e cosa no.
Andiamo con ordine.
Il Decreto del Presidente del Consiglio del 8 marzo ’20 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.59 ha indicato all’art.1 le “Misure urgenti di contenimento del contagio”; tali misure inizialmente previste solo per la cd. “zona rossa” sono poi state estese a tutto il territorio nazionale dal D.PC.M. del 9 marzo ’20 cd. #IORESTOACASA .
Molti cittadini non hanno ben inteso la portata di questi provvedimenti, pensando di poter svolgere normali attività quali passeggiare o andare a fare sport.
Tale interpretazione è stata indotta da un provvedimento che ha lasciato qualche dubbio interpretativo (che si sarebbe potuto evitare con una maggiore attenzione e una migliore spiegazione).
In ogni caso se non è del tutto chiara la norma è di certo chiara la sua ratio, per cui se proprio dovesse essere interpretata, andrebbe fatto in maniera restrittiva.
L’art.1, lett. a) dice: “evitare ogni spostamento delle persone fisiche… salvo che per comprovate esigenze lavorative o per motivi di salute”.
Sembra fin troppo evidente che in una condizione quale quella dell’epidemia che si sta provando a contenere (intanto divenuta addirittura “pandemia”) non si può pensare di chiudere una intera nazione e poi lasciare la libertà di passeggiare o correre, seppur a distanza di 1 metro.
Difatti l’art.3, lett. c) prosegue con: “si raccomanda di LIMITARE, ove possibile, gli spostamenti delle persone fisiche ai casi strettamente necessari”.
E l’art. 4 capo 2 statuisce: “ salvo che il fatto non costituisce più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi di cui al presente decreto è punibile ai sensi dell’art. 650 c.p.”, ovvero l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità è punibile con arresto fino a 3 mesi o con ammenda fino a 206 euro.
E’ probabile che molti cittadini non hanno ben capito la gravità della situazione sanitaria e dal fatto che le misure sono state prese proprio per arginare un fenomeno in veloce espansione, che unitamente alla difficoltà delle strutture sanitarie ed ospedaliere, non poteva permettere alcuna flessibilità di interpretazione, pur se alcuni termini e passaggi poco chiari lasciavano adito a dubbi.
Ritengo che il principale problema lo abbia determinato l’art. 1 lett. d): “sono sospesi eventi e competizioni sportive in luoghi pubblici o privati”, per poi proseguire “…Lo sport e le attività motorie svolte all’aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di 1 metro”.


Si noti bene però che quest’ultimo capoverso si inserisce nell’articolo che parla di competizioni sportive ed è riferito ad “atleti professionisti e non professionisti riconosciuti dal Coni e dalle Federazioni e, pertanto, non può assolutamente riferirsi alle “persone fisiche” in generale, in quanto per queste il limite di spostarsi è sancito chiaramente dagli art. 1 lett.a) e 3 lett.c) ai soli casi “strettamente necessari”.
In conclusione su questo aspetto, dei tanti controversi e poco chiari di questi provvedimenti emanati d’urgenza in questi giorni, si può dire con certezza che il fine primario è il contenimento dell’emergenza epidemiologica, e che seppure ci fosse qualche vuoto o dubbio interpretativo bisogna guardare alla , e per questo ogni comportamento non corretto può essere sanzionato penalmente, quindi bisogna fare molta attenzione.
In tal senso è intervenuto il Presidente della Regione Campania che in data odierna ha emanato l’ordinanza n.13-2020, ulteriormente restrittiva, ma molto chiara, con cui ha disposto la chiusura di parchi urbani, ville comunali e tutti gli impianti sportivi.
http://www.regione.campania.it/…/d…/ord-n-13-12-03-2020.pdf…

Collaboriamo tutti con comportamenti diligenti e con sacrificio. Restiamo a casa! Con impegno usciremo presto dall’emergenza.